Comunicato stampa – Iniziativa sulle borse di sudio
I giovani candidati del PS per le elezioni cantonali 2011 comunicano che il Partito Socialista ha deciso di sostenere l’iniziativa federale sulle borse di studio lanciata dall’Unione degli Studenti Universitari.
Da ormai 40 anni più voci chiedono che l’accesso agli studi sia realmente garantito alla popolazione svizzera, sia come segnale di equità, sia come segnale di pianificazione della formazione per garantire il futuro dell’economia elvetica.
I più recenti studi segnalano una realtà disarmante: negli ultimi 20 anni a fronte di un aumento costante del PIL e della popolazione universitaria in Svizzera il capitale destinato alla formazione è diminuito, il Ticino in questo non fa eccezione. Gli studi rilevano pure che, avendo ogni studente (a dipendenza della sua sede universitaria) bisogno in media di 24’500 CHF per vivere fuori casa, la provenienza sociale diventa drammaticamente il fattore predominante per la riuscita negli studi. In pratica in Svizzera siamo di fronte ad un’esclusione sistematica dall’accesso alla formazione terziaria delle persone meno privilegiate.
L’iniziativa vuole mettere fine a questa discriminazione imponendo che ci sia finalmente un’armonizzazione generalizzata in tutta la Confederazione, di carattere formale e materiale. Si chiede in sostanza che grazie alle borse di studio sia garantito un tenore di vita minimo (specificandolo pure, ovvero con almeno 1800 CHF al mese per la borsa intera seguendo le direttive della Conferenza Svizzera delle Istituzioni dell’Azione Sociale). Si chiede pure che la Confederazione stanzi 500 milioni come investimento nella formazione, garantendo così che almeno il 20% degli studenti possa godere delle borse di studio (cosa che oggi non è, visto che in cantoni come Zurigo appena l’1% degli studenti può contare sull’aiuto dello Stato).
Recentemente il governo ticinese ha proposto al Gran Consiglio di ratificare l’accordo intercantonale di armonizzazione sulle borse di studio. È da notare come ciò sia lodevole, ma non è sufficiente per garantire che si instauri in Svizzera una cultura a favore dell’equità dell’accesso agli studi. Da un lato, infatti, l’accordo non si può dichiarare vincolante per tutti i cantoni (e quindi molti cantoni non lo ratificheranno). D’altro canto né impone più investimenti, né si ripromette di aumentare la quota di popolazione che avrà accesso alle borse. Si tratta quindi di un accordo al minor costo possibile, cosa che per gli studenti svizzeri, e il PS con loro, rende l’iniziativa preferibile per garantire che gli studi diventino finalmente veramente accessibili a tutti.
Per i giovani candidati del PS:
Filippo Contarini
Letizia Fontana
Mara Rossi
Ecco il formulario dell’iniziativa da scaricare!
Foglio per firme iniziativa studenti + argomentario