Ecco perché l’iniziativa “per l’autodeterminazione” in realtà rafforza gli accordi bilaterali
L’UDC
da mesi ci dice che l’iniziativa popolare cosiddetta “per
l’autodeterminazione” metterebbe KO gli accordi di libera circolazione.
Ma questa è una gran frottola, paradossale peraltro, siccome è proprio
la loro iniziativa a difendere i Bilaterali!
In realtà non è strano che l’UDC li difenda, per capirlo facciamo un
piccolo salto indietro. Forse non tutti se lo ricordano, ma l’UDC diede
l’OK ai trattati Bilaterali. Lo decise all’assemblea di Appenzello del
15 aprile 2000, seguendo la proposta di voto del suo Consigliere
federale Adolf Ogi (lo trovate a questo link del 2000).
Ragazzi, la storia non la si fa senza prendersi le proprie
responsabilità. Ma oggi i rampanti UDC della storia se ne fregano, anche
quando è la loro.
C’era un motivo per votare sì a quei bilaterali. Dopo che Blocher
cominciò la sua carriera politica nazionale abbattendo l’adesione allo
spazio economico europeo (50.3% dei voti), la Svizzera cadde in una fase
economicamente difficile e cominciò le trattative con l’Europa, che
stava invece cominciando a rafforzarsi. Era un piccolo Stato contro un
colosso, senza un accordo l’UE ci avrebbe potuto bloccare l’accesso alle
vie aeree, o al sistema bancario, ecc. Ecco allora i Bilaterali I, che
contengono anche la libera circolazione, votati dal popolo il 21.5.2000
con il 67.2% di Sì.
Il popolo svizzero tornò alle urne il 25 settembre 2005, visto che ci
fu un ingrandimento dell’UE. Come già nel 2000 votavamo un compromesso,
un minestrone di misure che ci stavano imponendo come in un mercato
delle vacche. La Micheline riuscì però a strappare delle buone
condizioni settoriali al “pacchetto completo”. I votanti approvarono i
Bilaterali II anche stavolta, con il 56% dei voti.
Va però detto: almeno i bilaterali abbiam potuto discuterli. Perché
l’abbattimento del segreto bancario (fino al 2008 l’idolo nazionale, ben
più importante della statua di Elvezia) non abbiamo certo potuto
votarlo. È caduto di sabato notte, a mercati chiusi, il Consiglio
federale usò una clausola propriamente prevista per il diritto di
guerra… Quell’imposizione dall’esterno cambiò la vita di centinaia di
migliaia di persone. E si noti bene, noi socialisti quando criticavamo
il segreto bancario avevamo la scabbia, l’America ci mise invece circa 5
minuti e i simpatizzanti UDC sono ancora là a elogiare Trump…
Torniamo all’iniziativa dell’UDC, quella che quando l’hanno scritta il
foglio era bianco e il 100% di parole che ci sono scritte sopra le hanno
decise loro a tavolino. Loro (non io!) hanno scritto che se un trattato
internazionale è stato votato dal popolo, allora ha valore doppio.
Questo è scritto nella modifica dell’art. 190, e si tratta dell’unica
modifica direttamente applicabile dai tribunali svizzeri (svizzeri neh,
non i famosi giudici stranieri). Tutti gli altri articoli sono solo
programmatici e senza un tribunale costituzionale non sono direttamente
applicabili.
Questo significa che concretamente l’UDC con la sua iniziativa “per
l’autodeterminazione” ha (di nuovo, come nel 2000!) rafforzato il ruolo
dei trattati Bilaterali nel diritto svizzero. Ora qualcuno alzerà il
ditino e dirà: ma come, nel 2014 il popolo non ha votato Sì
all’iniziativa “sull’immigrazione di massa”? Verissimo, ma ribadisco che
cambiando l’art. 190 l’UDC ora dà un significato superiore ai trattati
internazionali votati dal popolo, superiore anche alle modifiche
costituzionali. Andatevelo a leggere, essu.
Proprio a causa di quella modifica del 190 la Carta dei diritti
dell’Uomo è a rischio: è stata adottata in un momento in cui non era
previsto il referendum per i trattati internazionali, c’è quindi il
rischio che non sarà più direttamente applicabile (ma per fortuna c’è
sempre l’art. 122 LTF a difenderla).
Quello che l’UDC non dice è che da almeno 20 anni i giuristi di tutte
le università provano a scrivere – proprio in quell’art. 190 – che in
Svizzera dovrebbe esserci un tribunale costituzionale. E sapete chi è il
primo oppositore al tribunale costituzionale? Ma che domande: proprio
l’UDC!
Quindi, sinceramente, gli aderenti dell’UDC devono smetterla di
straparlare sugli accordi Bilaterali. Loro li hanno sostenuti, il popolo
li ha votati perché loro li volevano. E ora con la loro iniziativa
avranno addirittura valore maggiorato.
Filippo Contarini
pubblicato su ticinotoday.ch il 6 novembre 2018