I gay, i peccatori e i PPD

Il peggior peccato che si può fare è non capire quando un democristiano sta cercando di fregarti. Se la politica è strategia, beh di sicuro i più forti a ottenere quello che vogliono senza che gli altri se ne accorgano sono i PPD.

Ultima in ordine cronologico è l’iniziativa sulla famiglia. La riassumo: è un paragrafino semplice semplice inserito nella lista dei diritti umani (!) della nostra Costituzione. Dice due cose: 1. Che il matrimonio è fatto solo da un uomo e una donna; 2. Che le coppie sposate non devono pagare più tasse di chi convive ma non si sposa.

Dove sta la truffa? Sta nel proporre un’iniziativa completamente inutile (inutile!) dal profilo fiscale, per far passare un messaggio simbolico medievale.

Quello che i PPD non dicono infatti è che in realtà tutti (tutti!) i partiti in Svizzera sono consapevoli che non va bene l’attuale differenza di fiscalità tra coppie sposate e coppie non sposate. E tutti vogliono cambiare la situazione (basta andare sul sito curiavista.ch per accorgersene). Ma non dobbiamo dimenticarci che il sistema fiscale attuale, così come il diritto matrimoniale, sono nati quando la Svizzera era un Paese dove la donna non lavorava e il concubinato era avversato moralmente.

Cambiare questo sistema, ovvero fare una legge per far sì che sposarsi non crei pesanti svantaggi fiscali, non è semplice. Come per ogni legge fiscale, bisogna decidere chi paga quanto e, soprattutto, bisogna sacrificare qualcosa nelle spese statali. Dove tagliare? Non per niente proprio il PPD si è opposto a un’iniziativa cantonale praticamente identica alla sua, ma lanciata dal canton Argovia nel 2008. Evviva la coerenza!

L’iniziativa PPD non cambia niente (ma veramente niente!) in questo problema: il parlamento dovrebbe comunque fare una legge e esattamente come ora non riuscirebbe a trovare la quadratura del cerchio. E volete vedere che i primi ad opporsi sarebbero, di nuovo, proprio i PPD? Non serve a niente (ma veramente niente!) scrivere nella costituzione una cosa che tutti condividono (ovvero abolire la cosiddetta “pena matrimoniale”) se poi si sa già che non si riuscirà a fare la legge perché hanno tutti soluzioni diverse.

Ma allora a cosa serve questa iniziativa, considerando che gli strateghi del PPD sanno benissimo che dal profilo fiscale non cambierà niente? Ma è chiaro!

Serve ai loro preti a dire, con la costituzione in mano, che gli omosessuali sono peccatori se si sposano. Serve ai ciellini a ricordare che il matrimonio serve a figliare a più non posso. Serve a tutti quei moralisti e bigotti a dire che i Giusti sono uomo e donna che si sposano. E chissenefrega se il 53% delle coppie in Svizzera poi divorzia. Evvai, viva il regresso! Viva l’omofobia!

Ecco cosa andrete a votare. Quando guarderete l’iniziativa PPD sulla famiglia non siate peccatori, siate cittadini responsabili e votate NO a questa truffa.

Filippo Contarini, giurista

pubblicato su tio.ch il 5 febbraio 2016