Eletto! Grazie a tutti!
Ebbene sì, per la prima volta nella mia vita sono stato eletto a livello politico!
Ero in lizza per il Municipio di Porza (arrivato terzo e ultimo della nostra lista, Insieme per Porza) e per il Consiglio Comunale. Per quest’ultimo consesso sono arrivato 6° per 5 posti ottenuti dalla nostra lista. Siccome Siro Realini è stato anche eletto in Municipio, io entro in CC come primo subentrante. Sono stato molto fortunato, se infatti non sono nella cinquina per un solo voto, sono pure sesto per un solo voto (sopra Vanja Agostinetti, cui sono debitore!).
Ecco qua le schermate dei risultati (clicca sulle immagini):
Sono grato a tutti coloro che mi hanno permesso di arrivare a questo risultato! In primis, ” da dentro”, Attilia, Marco, Emilio, Giordano, che con la loro grinta (nonostante non fossero candidati!) mi hanno dato grande slancio. E tanta gratitudine va a tutti i compagni di lista, i più esperti Fatim, Siro, Adriano, Silvia, Hélène, Camilla, Raffaella, Marilena e i più giovani Vanja, Giorgia e Cesare!
Ma un vero grande “grazie!” va pure a tutti coloro che mi hanno sostenuto con il loro voto, garantisco che farò tutto quanto nelle mie possibilità per rendere questo paese più vivo e più equo. In campagna elettorale ho usato lo slogan Autonomia, Strategia, Consapevolezza.
L’autonomia per me è la possibilità di prendere decisioni senza che ci siano rapporti di forza malcelati e non voluti. Autonomia in particolare non significa falsa libertà decisionale, di facciata, che risponde in realtà a progetti fatti altrove.
La strategia è quella componente della vita che permette di guardare al futuro con un piano d’azione studiato prendendo in considerazione pro e contro delle possibili conseguenze previste.
La consapevolezza è la predisposizione ad avvicinarsi allo studio attento della realtà, delle forze in gioco, della storia delle cose che ci si pongono di fronte agli occhi.
Nella pratica possiamo coniugare queste tre parole con una determinata azione politica:
Porza deve essere un comune autonomo.
Si faccia attenzione, con questo non si vuole qui sottolineare l’opportunità o meno di un’aggregazione. Vorrei individuare piuttosto una necessaria condizione di non ricattabilità del comune. Il comune deve quindi riuscire a prendere decisioni (economiche, scolastiche, pianificatorie) in base agli interessi della più grande fetta possibile dei suoi cittadini, e non dei pochi che vorrebbero tenere lo scettro del potere. Parliamo qua di investimenti, di servizi, di scelte fiscali. Di decisioni sul futuro dei nostri bambini libere da squallide argomentazioni finanziarie.
Insieme per Porza è il movimento che può dare a questa necessaria autonomia decisionale la giusta impostazione strategica.
A fronte di determinati scenari (si pensi all’arrivo di nuovi compaesani, all’invecchiamento della popolazione, alla concorrenza fiscale spietata, alle scelte di gestione del territorio fatte da altri) la politica deve riuscire a orientarsi in modo da tenere dritta la barra delle decisioni locali. Bisogna quindi garantire alti servizi a tutti e un buon sostegno a chi non ce la fa.
Ed infine la cittadinanza tutta di Porza deve continuare ad essere consapevole del suo ruolo sociale e regionale.
Un comune nel bel mezzo dei fermenti di risistemazione del luganese, con una vista imprendibile, con un bel bosco e una cittadinanza tutto sommato abbastanza ricca, deve essere in grado di leggere i bisogni sociali che si manifestano sul suo territorio, come ad esempio il grande bisogno di spazi aggregativi. Deve inoltre essere in grado di intrattenere buone relazioni con i suoi vicini e cercare tramite queste collaborazioni di rispondere alle richieste della popolazione.
Con autonomia, strategia e consapevolezza sono convinto avremo un comune più dinamico, più attento e più felice.