Un pensiero per Michele Barra

È mancato oggi Michele Barra.

La sua normina in governo è stata travagliata, un passo falso iniziale lo mise in imbarazzo davanti alla popolazione. Ma colui che aveva fatto parlare di sè con le belle sfide pugilistiche del suo protetto se ne infischiò e andò per la sua strada.

Non ho conosciuto Barra personalmente. Però una cosa me la sento di dire. Nella diversità ideologica (in particolare quella della tutela del paesaggio, il suo biglietto da visita è stata la demolizione della Romantica) ho visto un uomo che sapeva far politica. O meglio: entrando da sicuro perdente nelle prossime elezioni 2015 ha dimostrato che i canoni del consenso non sono rigidi come può sembrare a prima vista. Bisogna saper accarezzare l’opinione pubblica, mostrarsi risoluti e con un’idea chiara in testa. Con un sorriso sulla bocca. E l’opinione pubblica, se riesci in questa strana alchimia, alla fine ti segue.

Aveva chiaramente messo alle corde il suo “antagonista”, sarebbe stata una votazione interessante nel 2015. Oggi è un momento di dispiacere, l’ho pensato tanto.

F.C.