Le elezioni vanno annullate

L’art. 34 cpv. 2 Cost.-CH dice: “La garanzia dei diritti politici protegge la libera formazione della volontà e l’espressione fedele del voto”. Si tratta di un diritto fondamentale. La domanda è quanto in là vada questo diritto, ovvero: si ha il diritto di vivere una campagna elettorale completa?
I commentatori, come Tschannen (BaKomm 2015, 34.2), Biaggini (BV Komm 2017, 34.2) e Pirker (AJP 2017, 1366), non si espongono sul punto concreto di interrompere un’elezione a causa di una pandemia mondiale e ospedali in stallo. Indicano però con chiarezza, rifacendosi alle sentenze del Tribunale federale, in particolare alla sentenza DTF  140 (2014) I 394, che gli elettori hanno il diritto di decidere chi votare dopo un processo di formazione dell’opinione il più possibile libero e completo. L’obiettivo è di garantire l’apertura del dibattito, indispensabile per il processo democratico e la legittimità delle decisioni democratiche. Il diritto fondamentale garantisce quindi che nel momento elettorale viga la più ampia e libera diffusione di informazioni e opinioni. 
Non si tratta solo, come ribadisce in particolare Tschannen, dell’espletamento formalmente corretto del momento di voto (e quindi, come in Ticino, l’invio delle schede elettorali a casa). No, si tratta anche di garantire la qualità materiale del processo di creazione della volontà dell’elettorato. Un ampio discorso pubblico è infatti il nucleo di uno Stato democratico.
Mi pare chiaro che la situazione in Ticino sia completamente condizionata dalla crisi “coronavirus”. Non c’è solo una questione pragmatica da considerare, ovvero che non riusciamo a concentrarci su altre questioni che non siano il virus. No, è anche una questione materiale: senza la campagna elettorale non possiamo scambiare opinioni con i nostri rappresentanti, non possiamo correggere le nostre opinioni e magari farle cambiare a loro. Il momento elettorale non è una certificazione del lavoro fatto dai politici, ma una loro messa in discussione, è uno stress test proprio perché viviamo in un sistema politico basato sull’alternanza, non siamo certo in Cina dove c’è il partito unico. Sappiamo che la crisi coronavirus finirà in pochi mesi, secondo me le elezioni vanno quindi annullate e riprese fra pochi mesi. 
 
Filippo Contarini, 15 Marzo 2020

pubblicato su www.ticinotoday.ch