Merlini e le eredità dei super-ricchi

Ci sono i fatti e poi c’è l’ideologia. Giovanni Merlini, da ex presidente liberale, è un ideologo puro. E non ci stupisce nemmeno un po’. Come non ci stupisce la sua difesa a spada tratta delle eredità dei super-ricchi. Voteremo l’iniziativa “Tassare le eredità milionarie per finanziare la nostra AVS” il 14 giugno 2015 e Merlini ormai da mesi martella per il No.

Mettiamo subito in chiaro una cosa: l’iniziativa prenderà le tasse solo sulle eredità altissime. Statistiche alla mano, solo il 3% della popolazione oggi è in grado di lasciare patrimoni netti (puliti del valore della casa ipotecata e dello scioglimento del matrimonio) superiori a 2 milioni di franchi. Tutti gli altri (popolo, ceto medio, borghesia) non hanno quei soldi. Non proiettiamoci quindi in un mondo non nostro.

L’ideologia di Merlini invece funziona così: nella nostra società è giusto avere pochi ricchi che si arricchiscono tanto, così poi spendono qualcosa per distribuire a tutti gli altri le briciole. Siamo chiari: è un’ideologia brutta e triste. Che non valorizza né il lavoro, né il merito. Che difende i soliti noti, già privilegiati. Che non contribuisce a creare ricchezza.

Ma soprattutto fa a pugni con i fatti: i super-ricchi, che dagli anni della crisi si sono arricchiti ancora di più (bontà loro), non sono utili per la società quanto si pensa. Anzi, tanti studi (Krugman, Piketty) dimostrano che l’economia starebbe meglio se ci fosse una ricchezza meglio distribuita fra la popolazione. Ma gli occhiali dell’ideologia non permettono a Merlini di vedere questa ovvietà.

La tassazione delle imposte dei grandi milionari è quindi un’operazione prima di tutto di politica economica (perché garantisce la sostenibilità del nostro benessere), in secondo luogo di giustizia sociale (affinché chi ha già tutto aiuti chi ha bisogno nella società) e infine di politica finanziaria (perché assicura le entrate dell’AVS). Per l’amor del cielo, alcuni dettagli dell’iniziativa sono perfettibili e ci penserà il legislatore a sistemarli. Ma alcune decisioni vanno prese, e non si possono fare felici tutti.

Lo sappiamo: chi andremo a scontentare sono i soliti, che non hanno bisogno di nulla visto che sono già grandi ricchi ma che hanno grande potenza politica nella nostra società del denaro.

Merlini, che li protegge, nei suoi scritti ci ubriaca con informazioni assurde, giusto per distogliere lo sguardo dal suo approccio ideologico. E via allora all’elogio della giungla della concorrenza fiscale intercantonale (ma dove viveva Merlini negli ultimi anni, con i disastri finanziari che la concorrenza ha creato?). Via allo stravecchio ragionamento dell’ingiustizia sulla retroattività della norma, quando anche i sassi sanno fin dal 2011 che si voterà su questa iniziativa popolare (e che passerà). O ancora via con l’iniezione di paura sulle piccole imprese, quando è chiaro che il Parlamento farà leggi apposite a favore della produzione e del lavoro.

Fumo negli occhi, insomma. Ma non ci stupiamo.

All’ideologia sua opponiamo qualche fatto nostro. Scopriamo ad esempio, da uno studio dell’Università di Losanna di fine aprile 2015, che la somma del possibile capitale dei super-ricchi da tassare è più alta di quel che si pensava fino a oggi, garantendo così all’AVS entrate anche per i prossimi anni, quando il baby boom arriverà alla pensione. Sappiamo bene cosa vorranno i Liberali di Merlini, se non ci saranno nuove entrate: abbassare le rendite e alzare l’età di pensionamento. Ma guai a toccare le eredità dei milionari: loro sì che ne hanno bisogno!

A sentire Merlini saremo tutti depredati. Lo Stato avvoltoio ci toglie i soldi, sembra dirci in sottofondo. E invece non è così: si tratta di maldestro spargimento di terrore economico. La popolazione deve finalmente capire che il 97% di noi non ha 2 milioni di franchi da lasciare come eredità netta in eredità. E oltretutto – si faccia bene attenzione – la tassa sarebbe solo scalare, quindi piccolissima almeno fino a 3 milioni. Insomma, parliamo di gente veramente molto molto privilegiata.

Per questo è importante infilare gli occhiali dell’oggettività, lasciar cadere quelli dell’ideologia di Merlini e votare sì all’iniziativa “Tassare le eredità milionarie per finanziare la nostra AVS”.

F. C., pubblicato su gas.social il 6.5.2015